Un altro metodo di localizzazione è l’uso della tecnologia a banda ultralarga (UWB) per migliorare la precisione di navigazione del robot Panther. Uno studente di robotica ha integrato nel robot i beacon UWB, combinati con sensori tradizionali quali LIDAR, IMU e odometri. Grazie alla fusione sensoriale tramite EKF, questa configurazione raggiunge un’accuratezza di livello centimetrico, anche in ambienti chiusi e disordinati.
La tecnologia UWB funziona inviando impulsi radio a bassa potenza su un’ampia banda di frequenza. Grazie alle sue capacità di rilevamento della distanza e di calcolo del tempo di volo (ToF), offre una precisione centimetrica ed è resistente alle interferenze in ambienti complessi quali gli hangar.
Grazie all’integrazione dell’UWB, il progetto ha mostrato miglioramenti significativi nell’accuratezza della localizzazione. I test iniziali hanno rivelato una miglioramento del 30% nella precisione di localizzazione rispetto all’utilizzo del solo SLAM Toolbox. Le prossime tappe prevedono test reali negli hangar e l’ampliamento delle capacità dei sensori per una navigazione ancora più precisa con l’integrazione di telecamere 3D e di un LIDAR 3D.
“Il robot Panther è la piattaforma ideale per le nostre esigenze di apprendimento. Permette agli studenti di lavorare con un vero robot, di testare i sensori in una varietà di ambienti e di apprendere abilità pratiche in un contesto reale.”
L’Alleanza Bioversity & CIAT sta utilizzando il robot mobile Panther di Husarion per mappare il carbonio organico del suolo nell’ambito del Carbon Sequestration Project, finanziato dal Bezos Earth Fund. L’obiettivo è migliorare la capacità dei suoli tropicali di immagazzinare il carbonio sviluppando nuove varietà di piante, quali erbe foraggere e il riso, con una maggiore assimilazione del carbonio attraverso la fotosintesi e un radicamento più profondo.
L’agricoltura è responsabile di circa 10% delle emissioni globali di CO₂, ma può anche svolgere un ruolo chiave nel catturare il carbonio attraverso la fotosintesi. Migliorando la capacità dei suoli di immagazzinare il carbonio, è possibile rallentare l’aumento della concentrazione di CO₂ nell’atmosfera e quindi mitigare il cambiamento climatico.
Per valutare l’efficacia delle nuove varietà di piante e misurare lo stoccaggio del carbonio, l’Alleanza Bioversity & CIAT utilizza un approccio di mappatura del suolo basato su due tecnologie principali:
Panther funge da piattaforma mobile per questi sensori. È dotato di un GPS, di un sistema di comunicazione avanzato (Wi-Fi, 4G LTE) e di software open-source basato su ROS, che ne agevola l’integrazione e l’impiego sul campo. Grazie al suo design robusto, con ruote all-terrain e un indice di protezione IP66, è in grado di navigare in ambienti agricoli difficili riducendo al minimo l’impatto sulle colture grazie al suo peso contenuto.
L’uso di Panther consente ai ricercatori di mappare accuratamente il carbonio del suolo, ottimizzare le strategie di sequestro della CO₂ e aiutare gli agricoltori a prendere decisioni informate per un’agricoltura più sostenibile. Il progetto fa parte di una visione più ampia volta a ridurre l’erosione del suolo, a migliorarne la fertilità e a combattere il cambiamento climatico.
L’Alleanza Bioversity e CIAT sta esplorando come la robotica e le tecnologie digitali possano trasformare l’agricoltura e contribuire a preservare l’ambiente.
L’Australia, patria della noce di macadamia, sta affrontando una sfida importante: le perdite significative durante la raccolta. Per risolvere questo problema, la RMIT University ha deciso di utilizzare la piattaforma robotica Husarion Panther per recuperare le noci perse e migliorare l’efficienza della raccolta.
L’Australia, che detiene una quota di mercato del 18-20% nella produzione di noci di macadamia, ha ceduto il primato mondiale al Sudafrica. Tra le ragioni di questo calo, la perdita di noci durante la raccolta spicca come problema principale. Il terreno accidentato e l’impossibilità per le attrezzature tradizionali di accedere a determinate aree rendono difficile la raccolta, con la perdita fino al 10% delle noci ogni anno. Questo progetto innovativo mira a risolvere il problema e a consentire all’Australia di riconquistare i vertici del mercato mondiale.